Da killer che non perdona a malattia guaribile in 9 casi su 10, senza chemioterapia. La rivoluzione che ha ribaltato il destino dei pazienti con l eucemia promielocitica, detta 'leucemia fulminante' per la rapidità con cui un tempo uccideva, è targata Italia e porta la firma di Francesco Lo Coco. Classe 1955, ordinario di Ematologia all'Università di Roma Tor Vergata, lo scienziato è stato premiato a Stoccolma al 23esimo Congresso della Società europea di ematologia-Eha per lo studio con cui ha impresso una svolta mirata e 'chemio free' al trattamento della patologia. Pubblicato nel 2013 sul 'New England Journal of Medicine', il lavoro da lui disegnato e coordinato torna protagonista al meeting scandinavo dove Lo Coco ha ricevuto l'edizione 2018 del 'José Carreras Award'. Ventesimo scienziato, il terzo italiano, insignito del riconoscimento dalla sua istituzione nel 1999.
"Il premio José Carreras è stato assegnato per la prima volta a Barcellona in occasione del quarto Congresso Eha", ricorda Lo Coco all'AdnKronos Salute. Voluto dal tenore spagnolo al quale è intitolato, fra i più illustri testimonial dei successi dell'ematologia moderna (nel 1987 si ammalò di leucemia e nell''88 fu sottoposto a un trapianto di midollo osseo), viene attribuito ogni anno durante il summit dell'Eha. Considerato "il più prestigioso riconoscimento europeo in ambito ematologico", consiste in una targa e nella possibilità di tenere una lecture durante la sessione plenaria del Congresso: "Vuol dire parlare davanti a una platea di oltre 11 mila esperti riuniti nella stessa sala perché nessun evento viene organizzato in concomitanza con la plenaria", sottolinea il vincitore "onorato per questo nuovo riconoscimento attribuito all'ematologia tricolore". clicca qui per leggere l'articolo |