Il fronte degli studi è ampio. E alcune cure, per esempio per le leucemie acute sono già state trovate. Agli obiettivi raggiunti si sommano nuove attività anche in collaborazione con facoltà estere
L’Unità operativa complessa (Uoc) di Neuroradiologia del Policlinico universitario Tor Vergata, diretta dal professor Roberto Floris, è impegnata a sviluppare innovative linee di ricerca di Imaging funzionale, microstrutturale e metabolico in numerose malattie del sistema nervoso centrale. Floris “Tutto sull’Imaging strutturale” I principali filoni riguardano le malattie neurodegenerative, i traumi cranici, le patologie cerebrovascolari, la neuroncologia, le malattie infettive ed infiammatorie, nonché le malattie delle vie ottiche. Numerosi studi confermano sempre di più come le moderne tecniche di Imaging utilizzate dalla Neuroradiologia permettono non soltanto di porre una diagnosi precoce di malattia ma di essere un indispensabile strumento di prevenzione secondaria e terziaria. Lo Coco “Ecco le nuove cure per la leucemia” Il professor Francesco Lo Coco, ordinario di Ematologia, si occupa di caratterizzazione biologica e terapie innovative delle leucemie acute. Uno studio clinico italo-tedesco di recente coordinato e presentato da Lo Coco al congresso della Società Americana ad Atlanta, dimostra per la prima volta che una forma di leucemia acuta (la leucemia promielocitica) si può guarire senza ricorrere alla chemioterapia, attraverso l’uso di farmaci “mirati”. Questi dati suggeriscono la possibilità di poter fare a meno in futuro dei farmaci chemioterapici tradizionali nella cura della malattia e aprono la strada alla ricerca sulle terapie mirate, quindi più specifiche e meno tossiche, per le leucemie acute. Novelli “Nuove proteine vs. le malattie genetiche” Il gruppo del professor Giuseppe Novelli ha contribuito alla scoperta di diversi geni responsabili di malattie genetiche nell’uomo come la sindrome di Laron, alcune forme di invecchiamento precoce e recentemente alcuni geni di suscettibilità alla psoriasi e all’infarto del miocardio. Interessante al riguardo è la scoperta di una nuova proteina di “protezione” dall’infarto del miocardio che è stata denominata “Loxina”. Questa molecola, è fondamentale per il metabolismo del colesterolo e recentemente è stato dimostrato che risulta attiva anche in alcuni tumori del colon. Gli studi attuali di Novelli sono rivolti alla cura delle malattie ereditarie, alla terapia genica e cellulare con cellule staminali e alla farmacogenetica. Piccione “Per prevenire patologie genitali femminili” L’Unità operativa complessa di Ginecologia del Policlinico universitario di Tor Vergata, diretta dal professor Emilio Piccione, svolge attività di prevenzione in gravidanza, mirata al benessere della donna gravida; di prevenzione dei tumori ginecologici; di chirurgia ginecologica mininvasiva; di prevenzione, diagnosi e terapia delle patologie del pavimento pelvico; di prevenzione e trattamento delle patologie riproduttive e disfunzionali della donna. Rufini “Ricercatori, ruolo difficile ma ci crediamo” Non rivendicano per forza il posto fisso, purché siano possibili “contratti facilmente rinnovabili con retribuzioni competitive a livello europeo, e forme di reclutamento diretto e negoziabile, come nei paesi più avanzati”. A confermare la condizione difficile dei ricercatori italiani è Alessandra Rufini, assegnista di ricerca al Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione dell’Università Tor Vergata, dove si sta occupando diuna “ricerca molto ben finanziata sulla Atassia di Friedreich: malattia neurodegenerativa di origine genetica”. Avendo scelto di fare ricerca in Italia, dopo essersi laureata nel 1997 e aver acquisito il dottorato nel 2001, auspica con forza che lei, come tanti altri colleghi, possa avere una condizione di lavoro più qualificata. Schillaci “Le risposte della Medicina nucleare” L’Unità operativa complessa (Uoc) di Medicina nucleare ha il compito primario di effettuare indagini diagnostiche funzionali con impiego di radiofarmaci e di utilizzare radioisotopi a scopo terapeutico. Esegue indagini convenzionali (Spect) e di tomografia a emissione di positroni (Pet) per pazienti ricoverati presso il Ptv che ambulatoriali, oltre a terapie radioisotopiche. Le principali linee di ricerca sono: fusione di immagini con apparecchiature ibride (Pet/Tc, Spect/Tc) in oncologia, cardiologia, neurologia e nello studio dei processi flogistico-infettivi; Spect/Tc recettoriale con analoghi marcati della somatostatina nei tumori neuroendocrini; Spect recettoriale e Fdg-Pet nella demenza di Alzheimer, nel morbo di Parkinson e nei parkinsonismi; studio dell’innervazione adrenergica cardiaca. Sette “L’impegno vs. le malattie neurodegenerative” Il laboratorio del professor Claudio Sette, nella cattedra di Anatomia, studia la comprensione dei meccanismi molecolari alla base di patologie come le malattie neurodegenerative e i tumori. Gli studi sono concentrati sul meccanismo di produzione degli Rna e sui difetti che incorrono in questo processo nelle cellule malate. La produzione difettosa di Rna rappresenta infatti la causa primaria di molte malattie genetiche, come l’Atrofia muscolare spinale e concorre allo sviluppo e alla progressione di molti tumori. Il nostro laboratorio si propone di identificare i meccanismi difettivi, di comprenderne le cause genetiche e di elaborare strumenti per la loro correzione. Questi studi rappresentano la base per sviluppare farmaci biologici che colpiscano specificamente il difetto molecolare responsabile della patologia. Testi “In lotta contro l’Atassia di Friedreich” Il Laboratory of signal transduction diretto dal professor Roberto Testi, è impegnato a sviluppare terapie per l’Atassia di Friedreich (Frda). La Frda è una malattia genetica che colpisce oltre 25 mila persone nei paesi occidentali, soprattutto bambini. I pazienti con Frda vanno incontro a progressiva perdita di coordinazione motoria fino alla completa disabilità. Non esiste una terapia approvata. Il gruppo del professor Testi sta sviluppando nuove molecole di sintesi ad azione farmacologica che possono specificamente compensare gli effetti del difetto genetico presente in questi pazienti e rappresentare una terapia mirata. Questo progetto è finanziato dall’European Research Council, da Telethon Italia e dalla Freidreich Ataxia Research Alliance. |